Una piccola soddisfazione fotografica in questa giornata uggiosa; Il reportage "Tutta la vita dentro" dedicato al modo degli skaters è stato pubblicato su fotoUp
sito:http://www.fotoup.net/
Ringrazio per l'aiutotecnico Michele bighignoli e per l'aiuto nella revisione del testo e la scelta delle foto Pasquale Senatore e Antonio Luca
tre ottimi fotografi oltre che amici!
Pubblico il testo del reportage e il link di fotoup
Lo skate è uno sport relativamente recente, nato per permettere ai surfisti di allenarsi anche quando non c'erano le onde. Lo si pratica con una tavola di acero canadese munito di ruote e cuscinetti snodati che permettono i famosi tricks , particolari evoluzioni su di esso!
di Guido Nardacci
In Italia è arrivato alla fine degli anni 70 ed è diventato ben presto uno stile di vita. Il 1979 è l'anno del boom dello skate con strade e vie di tutta la penisola invase da ragazzini su quattro ruote. Proprio la pericolosità dovuta a strade con forti discese, Genova, la città dove vivo è la prima ad attuare il divieto di circolazione per gli skate sulle strade, divieto che successivamente viene esteso su tutto il territorio nazionale.
Con il tempo però riacquista visibilità e rispetto fino ad essere riconosciuto come sport dal CONI: così ho deciso di fare luce su questo mondo parallelo. Mi sono avvicinato a loro sorridendo, all'inizio erano sospettosi; Mi hanno chiesto se volevo pubblicare le foto su un giornale per scrivere un articolo negativo su di loro. Del resto non hanno una bella fama; sono tipi strani, indisciplinati, almeno così dicono!
Tutta la Vita Dentrohttp://www.fotoup.net/images/3354.jpg
http://www.fotoup.net/galleria_fot/skater/
Poi, chiarite le mie intenzioni, mi hanno accolto e si sono messi a mia disposizione: poco dopo ero uno di loro e la mia reflex era invisibile, si sono lasciati andare ed io mi sono divertito moltissimo.
Mentre scattavo ho iniziato a conoscerli e, forse ,a comprenderli: Sono sicuramente una tribù, con i loro segni distintivi, pantaloni larghi, scarpe da rapper e l'ipod alle orecchie mentre fanno quelle
incredibili acrobazie!
Hanno le loro regole, che tutti rispettano. C'è molto cameratismo ed il più bravo insegna al meno capace; sono disponibili e non c'è competizione tra di loro. Mi hanno in particolare colpito le norme non scritte che regolano quell'apparente caos; E' come se tutti danzassero all'unisono seguendo una partitura, un incedere cadenzato che crea uno spettacolo affascinante.
Sono solo ragazzi... ed hanno tutta la vita dentro,con tutta l'energia e l'incosciente voglia di viverla